La zecca, piccolo artropode di riscontro comune da parte di chi frequenta gli ambienti rurali dell’Appennino, (bosco, sottobosco e zone incolte), è il vettore di una zoonosi che può colpire l’uomo, la malattia di Lyme.
Tale patologia prende il nome dalla cittadina di Lyme nel Connecticut dove fu segnalata per la prima volta nel 1975 da Steere e coll. Il marker caratteristico dell’affezione è una lesione cutanea, l’eritema migrante (EM) che può essere seguito a distanza di settimane, mesi o anni da un interessamento polidistrettuale con sintomatologia neurologica, cardiaca e articolare.
L’agente
causale è la Borrelia
Burgdorferi, una spirocheta veicolata dalle zecche del genere Ixodes; in
particolare Ixodes Ricinus è il vettore
della malattia ( borreliosi ) di Lyme in tutta l’Europa.
Gli ambienti tipici
della zecca (Ixodes) sono costituiti dalle zone umide e ombreggiate del bosco,sottobosco e incolti; i
periodi di maggiore attività sono la
tarda primavera (maggio-giugno) e l’inizio dell’autunno (settembre-ottobre): in
tali periodi l’uomo può acquisire la malattia dai morsi delle ninfe infettanti;
le forme adulte utilizzano invece la
cute dei cervidi quale terreno per
l’alimentazione e la riproduzione.
Quadro clinico
·
Dopo
un periodo di incubazione di 3-32 giorni,nella sede della puntura della
zecca compare una lesione non dolente ,
maculo-papulosa ,rossastra in periferia e più chiara al centro,l’eritema
migrante (EM). Le sedi di più frequente localizzazione sono la coscia,
l’inguine e l’ascella. Dopo pochi giorni dall’esordio dell’EM è possibile il
riscontro sulla cute di altre lesioni morfologicamente simili alla prima: a
testimonianza della diffusione della
malattia in tale fase sono presenti anche
malessere, astenia, febbre, artralgie e mialgie. Tale quadro
sintomatologico,anche non trattato, recede spontaneamente dopo poche settimane
·
Dopo
parecchie settimane o mesi dall’esordio dell’EM circa il 15% dei soggetti
sviluppa sintomi neurologici fluttuanti e variamente associati ma
essenzialmente riconducibili a meningite, encefalite, nevriti dei n. cranici (
frequente la paralisi bilaterale del facciale ) e neuropatie periferiche
sensitivo-motorie. Le alterazioni neurologiche usualmente regrediscono
completamente entro pochi mesi. Solo l’8%
dei soggetti che hanno sviluppato EM presenta interessamento cardiaco,
costituito da blocchi atrio ventricolari di vario grado.
·
Dopo
un periodo variabile da alcune settimane a due anni dall’esordio della malattia,
circa il 60% dei soggetti sviluppa un quadro di conclamato interessamento infiammatorio articolare a carico delle grosse articolazioni con
andamento intermittente molto simile all’artrite reumatoide.
Diagnosi
Sono elementi fondamentali per la
diagnosi il dato anamnestico di
possibile contatto con zecche, la sintomatologia clinica, i test
sierologici e soprattutto la coltura della Borrelia nei tessuti infetti.
Terapia
I dati della letteratura fanno
ritenere che il rischio di infezione dopo puntura di zecca sia basso, ( non
tutte le zecche sono infette e quelle infette non sempre trasmettono la
malattia ): pertanto non appare
giustificata una antibioticoterapia
preventiva in soggetti
punti ma asintomatici. La terapia
antibiotica è indicata solo in soggetti sintomatici. In tale caso i farmaci di
prevalente utilizzo sono amoxicillina, eritromicina somministrati per due-tre
settimane per la prima fase della malattia,
oppure negli stadi più avanzati ceftriaxone o penicillina G per tre
settimane.
Appunti di Pronto Soccorso
E’importante staccare al più presto
la zecca: è dimostrato che se si
interviene entro poche ore dalla puntura il rischio di infezione è praticamente
nullo (1-3%). Non
va strappata né estratta con l’aiuto
del calore, petrolio o benzina ma deve essere afferrata con una pinza il più
possibile vicino alla cute e tolta
tirando verso l’alto, effettuando contemporaneamente un movimento rotatorio. Se
la rimozione non è corretta e rimane sotto la cute un frammento del rostro
occorre estrarlo con ago sterile o con tecniche di piccola chirurgia
ambulatoriale. La ferita va disinfettata e sorvegliata per un mese per
individuare precocemente l’eventuale comparsa di eritema migrante. Nel caso in
cui tale evenienza si verificasse è indispensabile sottoporre il problema
all’attenzione di personale sanitario qualificato.
Prevenzione
·
Indossare
abiti chiari sui quali le zecche possano essere facilmente individuate
·
Infilare
i pantaloni negli stivali o in calzettoni e usare indumenti stretti alle caviglie
e ai polsi
·
Evitare
di sdraiarsi sull’erba
·
Individuazione precoce ed eventuale rimozione dalla cute di
zecche
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